Buongiorno a te!
Nuovo giovedì, nuovo appuntamento con Il salotto di Emmina, la newsletter che ogni due settimane arriva dritta dritta nella tua posta elettronica per raccontarti storie ed emozioni senza tempo.
Questo titolo non ti è familiare? Fai un salto alla Newsletter #02.5 e scopri perché ho cambiato il suo nome precedente! In quell’episodio un po’ improvvisato, avevo annunciato un’ospite di grande spessore… e sebbene si sia fatta attendere (non per colpa sua), posso finalmente presentare l’intervista con Maria Chiara Crippa.
Mi piacerebbe che questo episodio fosse seguito da tantissime persone, sportive e non. Ascoltalo, condividilo, riflettici. Non mi interessano le visualizzazioni e le varie metriche da markettara (per curare quell’aspetto avrei bisogno molto più tempo), ma vorrei solo che portassi con te alcuni dei preziosi consigli dati in prestito da una professionista come lei!
E allora andiamo…
✏️ Una psicoatleta chiamata Maria Chiara Crippa
Breve premessa
Ho conosciuto Maria Chiara nel 2023. Fino a quel momento non avevo mai sentito la necessità di iniziare un percorso di consulenza psicologica. Ci credevo, mi incuriosiva, ma semplicemente non ne sentivo il bisogno. Quell’anno le cose sono cambiate e in cuor mio ho capito che necessitavo di una mano per ritrovare una serenità che in certe occasioni mancava.
Una delle magie dello sport e forse ancor più dell’atletica è che conoscere gente nuova o entrare a far parte di un gruppo, può connetterti a un’infinità di altre persone che difficilmente avresti altrimenti conosciuto. Un classico passaparola, ma più profondo del consiglio richiesto per un ristorante o per un parrucchiere. Se quell’atleta o quell’allenatore si sono fidati di loro, allora mi fido anche io. Non è una questione di pizza più o meno buona, ma si tratta di mettere la propria salute (fisica o mentale) nelle mani di un professionista.
Sono arrivata a contattare a Maria Chiara così. In quel momento seguiva alcuni compagni di allenamento e allora perché non fidarsi di lei?
Sorridente, empatica, professionale. Una psicologa può diventare davvero l’amica con cui confidarti liberamente perché non ti giudicherà e in poco tempo saprà conoscerti meglio di te stesso/a.
Ma la tua psicologa può davvero diventare un’amica? Come si fa ad evitare di focalizzarsi sugli altri e pensare maggiormente a sé stessi e alle proprie inesplorate qualità? In che modo si possono affrontare le sconfitte senza cadere nella rassegnazione?
Questi sono solo alcuni degli argomenti affrontati in questi sessanta minuti di intervista da ascoltare tutti in un fiato.
Clicca qui sotto e non ti perdere il video.
ᯤ E ci siamo anche a su Spotify!
Youtube è troppo impegnativo?
Ci trovi anche su Spotify: sportivaMENTE parlando: a colloquio con la psicologa sportiva Maria Chiara Crippa
✏️ Un po’ di sana autocritica
Iniziamo dalle note positive… che bella la mia nuova agenda in formato LEGO! Dopo i fogli svolazzanti dell’intervista con Pietro Arese, direi che ho fatto dei notevoli passi avanti…
Ma quanto gesticolo? La mobilità del mio polso aumenta di giorno in giorno a dismisura. Va bene che sono 50% italiana… ma c’è margine di miglioramento…
Sono piuttosto soddisfatta delle domande che ho posto a Maria Chiara. Mi sarebbe piaciuto proporgliene anche altre… ma già così abbiamo raggiunto un’ora di intervista. Sarà per la prossima volta.
E tu cosa ne pensi? Avresti voluto porle altre domande o trattare altri temi?
UN LIBRO PER TE
Maria Chiara consiglia:
Na abbiamo parlato anche nel podcast! È un libro che ha appassionato tantissimo anche me. Ogni momento libero rappresentava per me l’occasione per leggerlo, pagine dopo pagina. Ogni tanto mi mettevo a leggere anche mentre camminavo… (ero a Berlino… lí queste cose non danno nell’occhio). Assolutamente consigliato!
LAS CHOCOAVENTURAS
Se non ti ricordi cosa sono le Chocoaventuras, clicca QUI.
Come ho anticipato nella nella Newsletter #2.5 sono stata tre giorni in Portogallo per una gara. È una città meravigliosa e mentre in Italia l’afa e i 30 gradi facevano da padroni, io ho trovato l’unico weekend con 20 gradi.
Sarà un impressione, ma quando viaggio da sola, le Chocoaventuras crescono esponenzialmente.
La mia gara era molto tardi, dopo le 21, per cui avevo tutta la giornata da trascorrere in città. Nel pomeriggio decido di uscire per comprare dell’acqua e sgranchirmi un po’. Classica tenuta versione “Emma atleta pregara”: maglia sportiva di cotone a caso, pantaloncino comodo, calzino tecnico, scarpa da running e una pettinatura da “scusate ma mi sono appena svegliata”.
In quel momento le esperte di styling, armocromia e le parrucchiere hanno avuto diversi malesseri.
Mentre mi dirigo verso il supermercato, una coppia mi ferma, mi chiede se parlo inglese e se posso fargli per un favore. Attimo di indecisione. Sono una ragazza, da sola, due sconosciuti ti fermano in mezzo alla strada… che fai? La mia risposta è stata “dipende”. Ho cercato di avere fiducia nel genere umano. Per farla breve, i due signori stavano partecipando a un concorso di Street Photography e volevano che io camminassi disinvolta e spontanea in una via in modo che potessero scattare una fotografia. Gli ho timidamente riso in faccia. Come se non bastasse quella via diceva “Streetfashion”. Mi sono accertata fossero coscienti che stessi indossando un pigiama, ma hanno insistito. Alla fine ero curiosa del risultato e mi sono fatta inviare la foto. Almeno in bianco e nero non è un pugno nell’occhio.
Insomma, una di quelle situazioni in cui dici “mi vesto così per uscire” tanto non incontro nessuno e poi incappi nei tuoi ex fidanzati, la ragazza che ti bullizzava alle medie e il capo delle risorse umane con cui hai appena avuto un colloquio di lavoro. Ma va bene così.
E anche per questo giovedì è tutto. Grazie per essere arrivato fino a qui!
Mi piacerebbe avere un tuo feedback rispetto all’episodio di oggi! E se non lo hai ancora fatto, non ti dimenticare di iscriverti!
A presto,
Emmina
Come sempre mi farebbe davvero piacere avere un tuo feedback, sapere cosa ne pensi e ricevere alcune critiche (possibilmente costruttive) su quello che hai letto finora.